All’interno un articolo apparso su “IL SOLE 24 ORE”
La licenza è stata assegnata a un consorzio guidato da Eni come operatore (del 40% con possibili piccoli aggiustamenti nei prossimi giorni) e composto anche dall’americana Occidental Petroleum Corporation e dalla Korea Gas Corporation.
La produzione di Zubair, uno dei più grandi giacimenti di petrolio dell’Iraq, è pari attualmente a circa 195 mila barili di olio al giorno. Nell’arco dei prossimi 7 anni, il programma di espansione del campo prevede il raggiungimento di un plateau di produzione pari a di 1,125 milioni di barili al giorno.
Il progetto prevede la perforazione di oltre 200 pozzi ad olio, la costruzione delle facilities di trattamento e della necessaria rete di raccolta, nonché il riammodernamento degli impianti esistenti.
Il contratto di servizio ha una durata di 20 anni, estendibili a 25, e prevede la partecipazione della compagnia di stato irachena Southern Oil Company con una quota del 25%.
«Il giacimento di Zubair è un bel boccone – ha dichiarato l’amministratore delegato dell’Eni, Paolo Scaroni -. Prima dedicheremo tutto il nostro impegno per svilupparlo, poi valuteremo se partecipare ad altre gare in Iraq. Oggi è prematuro dire quale sarà il nostro appetito in futuro».
Non ci sarà, a differenza del Consorzio originario, la cinese Sinopec: «Il Governo iracheno ci ha chiesto di escluderla perché presente in Kurdistan».
Nel progetto, ha concluso Scaroni, Eni si avvarrà del supporto tecnico di Saipem.